La Corte di Giustizia ha sanzionato l'Italia per violazione degli obblighi di cui all'articolo 141 CE per aver mantenuto in vigore una normativa in forza della quale i dipendenti pubblici hanno diritto a percepire la pensione di vecchiaia a età diverse a seconda che siano uomini o donne. In sostanza la Corte ha avallato l'interpretazione della Commissione secondo cui il regime pensionistico gestito dall'INPDAP costituisce un regime discriminatorio contrario all'art. 141 CE in quanto fissa l'età pensionabile a 60 anni per i dipendenti pubblici di sesso femminile, mentre la stessa è fissata a 65 anni per i dipendenti pubblici di sesso maschile.
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