La Corte dei Conti della Lombardia si è pronunciata nei confronti di medici di famiglia accusati di essere “iperprescrittori”. La sentenza 302 del 22 giugno 2010 ha coinvolto un medico di famiglia dell'Asl Milano 2 che ha preferito non presentarsi innanzi ai giudici ed è restato contumace. La Corte ha condannato il medico sulla base delle prescrizioni che sono state considerate erroneamente prescritte.
Resta irrisolta la ragione per la quale le Asl non avevano effettuato i controlli della spesa all'epoca dei fatti costringendo il medico a doversi difendere su prescrizioni vecchie di almeno 5 anni e rimane irrisolto il nodo dell'omogeneità delle interpretazioni delle Note Aifa, che si sono rivelate diverse tra le varie Asl della Lombardia.