L'Anaao Assomed concorda con la posizione espressa recentemente dalla FNOMCeO sui certificati di malattia e conferma il disagio e in molti casi l'impossibilità dei medici a fornire certificazioni stante la necessità di “dati clinici constatati e oggettivamente documentati”.
Tale previsione rende necessario l'impiego di strumenti ed accertamenti diagnostici che comporteranno un grave onere per il servizio sanitario.
Lo sproporzionato e grottesco regime sanzionatorio, che equipara la falsa certificazione medica ai reati di maggiore pericolosità sociale, comportando oltre al licenziamento e alla radiazione dall'albo severe pene detentive, rendono le certificazioni un impegno oneroso che viene sottratto all'assistenza dei pazienti.
Queste norme sono state ideate dalla Funzione Pubblica solo per i dipendenti pubblici, mentre non a caso non si applicano nelle aziende private, evidentemente consapevoli degli oneri che accertamenti e visite di controllo comportano.
A fronte di un impegno propagandistico profuso in un forsennata campagna mediatica, contro le assenze per malattia si usano strumenti inadeguati, spesso inapplicabili e costosi che ricadono sulla collettività e sulla funzionalità dei servizi. Se esiste una logica in tutto questo, essa si può riassumere nel principio “colpirne cento per educarne uno”.