Comunicati stampa
24/06/2015

SENTENZA CONSULTA SU BLOCCO CONTRATTI. ANAAO: NON CI SONO PIU' SCUSE

Finiti gli alibi, Medici e dirigenti sanitari dipendenti del SSN si aspettano una celere volontà riformatrice che riammetta la parola contratto, nazionale e decentrato, nella agenda e nel linguaggio della azione di governo. Ne va anche del futuro della sanità pubblica. Il Comunicato Anaao Assomed e la rassegna stampa

Da oggi il governo è fuori dal perimetro della legittimità costituzionale. Come volevasi dimostrare - ha commentato il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise - la Corte Costituzionale ha sancito la illegittimità di un blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico lungo 6 anni fino ad assumere le caratteristiche di un provvedimento strutturale. Altro che provvisorio, di proroga in proroga, governi di vario colore, non hanno evitato la coazione a ripetere una scelta politica che fa pagare al costo del lavoro pubblico il prezzo più alto sull’altare del risanamento dei conti. Otto miliardi di euro che hanno fatto dei medici e dirigenti sanitari gli unici cittadini che hanno saldato il proprio conto del debito pubblico.

Una scelta che ha travolto destino e mission del servizio sanitario, abbandonato nelle spirali di un federalismo di abbandono, avviato ad una privatizzazione strisciante che prelude ad un sistema duale destinato ad essere povero per i poveri. Il taglio dei posti letto e delle piante organiche che hanno fatto crescere le liste di attesa e provocato la crescita della spesa privata di 1 miliardo in un anno, fino alla cifra record dei 33 miliardi, l’attacco alle stesse prospettive di carriera dei medici e dirigenti sanitari, lo scippo extra legem dei loro fondi contrattuali, hanno costituito una miscela che manda un messaggio devastante ai lavoratori pubblici, la assenza di gratificazione professionale ed economica dentro i confini pubblici, per il presente e per il futuro.

La abbiamo detto fino alla noia. Il Governo può decidere la entità del finanziamento dei contratti pubblici ma non di fuggire dalla contrattazione, rinunciando anche alla possibilità di usarla come strumento di controllo della spesa e di riduzione degli sprechi. Una scelta sciagurata che non ha pagato nemmeno dal punto di vista elettorale, figlia di una demonizzazione dei lavoratori pubblici, contro i quali si sono prodotti molti provvedimenti legislativi, che ha fatto di ogni erba un fascio, alimentando luoghi comuni sul numero dei dipendenti e sul loro costo. Era proprio necessario che intervenisse la Corte?

Finiti gli alibi, Medici e dirigenti sanitari dipendenti del SSN si aspettano una celere volontà riformatrice che riammetta la parola contratto, nazionale e decentrato, nella agenda e nel linguaggio della azione di governo. Ne va anche del futuro della sanità pubblica.

Il Comunicato stampa Anaao Assomed è stato ripreso da: Adnkronos Salute, Sanità24Quotidiano SanitàPanorama della SanitàDoctor33DottNetIMG Press, Healthdesk

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