Piemonte
31/07/2020

Anaao Piemonte. Revisione della Rete Ospedaliera: iniziamo dalle rianimazioni?

L'apertura di posti letto di rianimazione negli Ospedali di Borgosesia, Carmagnola e Saluzzo è prevista dalla DGR n. 71492 del 12 Giugno della Regione Piemonte. In tutti e tre gli Ospedali la Rianimazione oggi non c’è.
Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta? Come Anaao Assomed Piemonte evidenziamo le criticità maggiori: 
 
• creare delle rianimazioni dal nulla, previa nomina di un commissario ad acta come prevede la legge, commissario che ad oggi non c'è, richiederà tempo. Ottimisticamente quattro mesi? Speriamo di averli, che il Covid ce li conceda. 
 
•  Il criterio con cui sono stati scelti i tre ospedali non è stato quello di rivedere la Rete Ospedaliera e quindi inserire le nuove rianimazioni in un disegno generale di buon funzionamento del sistema: si sono scelti gli ospedali di Borgosesia, Carmagnola e Saluzzo perché lì c'è spazio. Se il ragionamento poteva avere senso nel pieno della pandemia, quando tutti gli ospedali erano sovraffollati, la fase due avrebbe dovuto permettere delle riflessioni di maggiore respiro, ed una revisione della DGR 1- 600 (la DGR del 2014 che prevede la Riorganizzazione della Rete Ospedaliera Piemontese secondo gli standard del Decreto Ministeriale 70). Il gruppo di lavoro per la Riorganizzazione della Rete Ospedaliera, guidato dal Dott. Giovanni Monchiero, non ha di fatto messo mano alla DGR 1-600.
 
•  La Regione Piemonte ha dovuto necessariamente adeguarsi a quanto previsto dal Decreto Legge 34 del 19 Maggio che richiede alla nostra Regione il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva, con un incremento di 299 letti, passando a 610. Ma prima del Covid il tasso di occupazione posto letto delle terapie intensive era di circa il 75%, dunque forse era necessario aumentare i pl ma certo non raddoppiarli: negli ultimi anni non è mai stato necessario trasferire i pazienti fuori regione per mancanza di posti letto. Essendo il rischio di ripresa dell’emergenza epidemiologica Covid-19 possibile, forse probabile, ma difficile da stimare nella sua entità, forse sarebbe stata scelta (nazionale) più saggia prevedere un aumento flessibile del posti letto, non stabile. L’aumento stabile implica l'utilizzo di risorse che necessariamente vengono distratte da altri settori, magari più critici. 
 
• Personale. Dove troviamo il personale? Dove si trovano i rianimatori da assumere? Aprendo le nuove rianimazioni, a Borgosesia saranno necessari circa 8 medici, a Carmagnola 7 e a Saluzzo 7. Ma già attualmente molti ospedali si appoggiano ai medici delle cooperative (es. ASL TO4, ASL TO3, ASL NO, AO AL, ASL CN2), hanno dovuto richiamare pensionati (es. ASL AT), offrono gettoni a rianimatori di altre ASL (ASL CN2) sono comunque sotto personale (es. ASL TO5). L'ASL CN1 ha addirittura bandito una gara europea per l’affidamento dell’assistenza medica rianimatoria. Soluzioni? Assumeremo gli specializzandi degli ultimi 2 anni (45 all'ultimo e 44 al penultimo anno)? Che, per inciso, servirebbero già per sostituire i costosissimi medici delle Coop e per colmare le attuali carenze di personale? Ed il personale infermieristico formato, è pronto? E’ già stato assunto? 
 
Se gli ospedali durante la pandemia Covid sono diventati dei contenitori di letti, ora dobbiamo necessariamente pensare ad una riorganizzazione strutturale, con investimenti mirati alle necessità prioritarie, con una visione prospettica e d’insieme. Noi ci siamo. 

La Segreteria Regionale Anaao Assomed Piemonte

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